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Bologna : EMI, 2009
Abstract/Sommario: L'autrice, missionaria comboniana che opera nel campo della comunicazione sociale e della formazione di giovani al giornalismo, accompagna qui il lettore in un viaggio a contatto col mare e con l'Africa, offrendo alcune ricostruzioni storiche per far conoscere l'Africa, alcune note sui viaggi del Comboni e sulla presenza dei Comboniani in Mozambico
Abstract/Sommario: Le Zee, le zone economiche esclusive, sono state sancite nel 1982 e vietano ai pescherecci dei paesi ricchi di depredare i mari vicino alle coste. Al largo di queste, però, non vige alcuna protezione, tanto che aziende asiatiche, europee e russe la fanno da padroni, agendo al di sopra di ogni legge. I mari africani vengono quindi depredati della loro straordinaria ricchezza, senza che si possa fare nulla, in quanto, nonostante esistano degli accordi, vengono puntualmente non rispettati ...; [Leggi tutto...]
1998
Abstract/Sommario: L'oceano potrebbe diventare un'inestinguibile fonte di energia, secondo il parere del chimico indiano Madanjeet Singh, autorità in materia.
Come si può sfruttare l'energia dell'oceano.
Addomesticare le onde, con dati.
Produzione mondiale di petrolio su terraferma e in alto mare con dati e tabelle.
Le risorse minerali sottomarine.
Abstract/Sommario: L'articolo presenta i problemi ambientali provocati alle foreste costiere indonesiane a causa della crescente domanda di gamberetti nei mercati europei. Scomparsa di spiagge, salinizzazione dei pozzi, riscaldamento climatico e aumento delle catastrofi naturali, sono alcune delle conseguenze se non si procede al più presto alla riforestazione.
Abstract/Sommario: Maree nere: Dopo il Golfo del Messico, il Golfo di Guinea?
L’articolo tratta il problema delle maree nere e delle perdite legate ai naufragi o alla pulizia delle petroliere nel golfo di Guinea. Vengono analizzati i grossi eventi che hanno causato catastrofi naturali nel golfo e le conseguenze che le maree nere hanno portato soprattutto da un punto di vista ambientale.
Abstract/Sommario: Il Bangladesh è uno dei paesi più densamente popolati del modo. Secondo le previsioni sul cambiamento climatico, che stimano l’aumento del livello del mare anche di un metro, 30 milioni di abitanti della costa meridionale saranno costretti ad abbandonare la propria terra. L’autore spiega come queste possibili migrazioni climatiche potrebbero portare allo spostamento di milioni di persone in tutto il mondo.
2009
Abstract/Sommario: La pirateria sta diventando il problema principale per le navi che attraversano il mare di Aden, vicino alla costa somala. Il numero delle barche attaccate da giovanissimi pirati, infatti, è aumentato negli ultimi tempi, facendo preoccupare gli armatori e le società d'assicurazione. La pirateria è però un problema che riflette la situazione interna della Somalia, paese lasciato in balia della criminalità e senza un governo e con aspettative lavorative minime. Un problema che quindi va ...; [Leggi tutto...]
2009
Abstract/Sommario: L'autore fa il punto della situazione sulla <pirateria> somala, un problema sempre più grave per gli armatori e gli Stati, da quando i pirati hanno allargato il loro raggio d'azione dal Golfo di Aden fino all'Oceano Indiano in tutte le direzioni. L'ONU e la comunità internazionale hanno adottato due risoluzioni per cercare di proteggere le navi che solcano quei mari, ma il problema della pirateria va prima di tutto ricercato e sanato tra la popolazione somala.
Abstract/Sommario: Per una leggere internazionale decisa nel secolo scorso, sola la Turchia può decidere chi entra ed esce dal Mar Nero, attraverso il Bosforo. Questo ha giocato un ruolo fondamentale da quando la Russia ha attaccato l'Ucraina, lasciando alla Turchia la possibilità o meno di far passare aiuti, merci o altro. Tre sono quindi gli schieramenti che al momento decidono sul mar Nero, Ucraina e Russia che si contendono le coste, e la Turchia che, grazie alla sua posizione privilegiata, potrebbe ...; [Leggi tutto...]
Abstract/Sommario: La lotta per determinare la sovranità delle isole del mar Cinese meridionale tra Filippine e Cina, sta per arrivare ad una conclusione, almeno apparentemente, dopo che la corte arbitrale dell’Aja avrà pronunciato, il 30 giugno 2016, la sua sentenza. Per ora Filippine e Cina si limitano a guardarsi da lontano, piazzando navi da guerra o guardiacoste nei punti strategici del mare. L’interesse di Pechino per le isole dell’arcipelago Spratly, da sempre sotto il controllo di Manila, deriva ...; [Leggi tutto...]