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Abstract/Sommario: Questo numero speciale prende in esame due dei principali fattori di trasformazione dello scenario politico africano durante gli anni ’70: la fine dell’impero coloniale portoghese e il processo di decolonizzazione dello Zimbabwe che, dopo una sanguinosa lotta di liberazione nazionale, si concluse con l’indipendenza del paese nell’aprile del 1980. Gli articoli raccolti in questo volume seguono due linee. La prima è costituita dall’attenzione rivolta alle strategie attuate dai governi e ...; [Leggi tutto...] Questo numero speciale prende in esame due dei principali fattori di trasformazione dello scenario politico africano durante gli anni ’70: la fine dell’impero coloniale portoghese e il processo di decolonizzazione dello Zimbabwe che, dopo una sanguinosa lotta di liberazione nazionale, si concluse con l’indipendenza del paese nell’aprile del 1980. Gli articoli raccolti in questo volume seguono due linee. La prima è costituita dall’attenzione rivolta alle strategie attuate dai governi e dai leader dei movimenti di liberazione africani nel tentativo di porre fine alla dominazione coloniale e ai governi razziasti di minoranze nel continente. La seconda è rappresentata dall’analisi dell’interazione tra le dinamiche regionali, continentali e quelle internazionali in un contesto marcato dalla sempre più profonda penetrazione della Guerra Fredda in Africa. I saggi raccolti in questo numero speciale sono stati presentati nel corso della conferenza internazionale: Africa in the 1970s: Crises, Conflicts and Transformations, che si è svolta a Bologna il 21-22 gennaio 2011.
Gli articoli sono: Alla ricerca di soluzioni politiche: Spinola, Senghor e la Guinea-Bissau negli anni ’70 (Luis Nuno Rodrigues). Il Comitato delle Nazioni Unite sulla Decolonizzazione e la lotta per l’indipendenza nelle colonie portoghesi negli anni ’70 (Aurora Almada e Santos). Favorire la decolonizzazione o combattere la Guerra Fredda in Africa australe? Il sostegno militare della Repubblica Democratica Tedesca al Mozambico negli anni ’70 (Klaus Storkmann). Dispute politiche, accomodamenti e il progetto di costruzione nazioanle, l’indipendenza del Mozambico negli anni’70 (Corrado Tornimbeni). Voci discordanti: l’Organizzazione dell’Unità Africana e la Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza 1965-1979 (Alois S. Mlambo). “Oggi Vorster diventa un grande”. Una rivalutazione del ruolo di B.J. Vorster nell’”iniziativa della distensione” per la risoluzione della questione rhodesiana, 1974-1975 (Jacobus A. du Pisani). L’impatto della Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza sulla politica e le relazioni di potere in Zambia nel periodo delle guerre di liberazione, 1964-1980 (Bizeck Jube Phiri). La Tanzania e la decolonizzazione della Rhodesia (Arrigo Pallotti).

Abstract/Sommario: Il tallone di Ike. Appunti sull'Amministrazione Eisenhower e la Guerra fredda in America Latina (Matteo Luigi Napolitano). Kissinger, gli Stati Uniti e il colpo di Stato cileno (Jussi Hanhimaki). La "special relationship" tra Stati Uniti e America Latina e la sua "fundamentally repugnant philosophy (Barbara Zanchetta). Petrole y Guerra Frias; l'intreccio venezuolano nei "piani" strategici bipolari degli anni Settanta (Andrea Pierotti). G7 e America Latina fra crisi del debito e nuovi p ...; [Leggi tutto...] Il tallone di Ike. Appunti sull'Amministrazione Eisenhower e la Guerra fredda in America Latina (Matteo Luigi Napolitano). Kissinger, gli Stati Uniti e il colpo di Stato cileno (Jussi Hanhimaki). La "special relationship" tra Stati Uniti e America Latina e la sua "fundamentally repugnant philosophy (Barbara Zanchetta). Petrole y Guerra Frias; l'intreccio venezuolano nei "piani" strategici bipolari degli anni Settanta (Andrea Pierotti). G7 e America Latina fra crisi del debito e nuovi paradigmi di sviluppo economico (Fiorella Favino). Anticipazioni di un mondo unipolare? L'amministrazione Reagan e la crisi del debito estero latinoamericano, 1981-1988 (Duccio Basosi).

Abstract/Sommario: Il 1989 fu l'anno che portò ad una svolta nella storia dell'Europa, con la caduta del muro di Berlino e la fine dei regimi comunisti e dell'Unione Societica. Le resistenze nei vari paesi dell'est e le rivoluzioni che ne seguirono portarono alla nascita di nuovi stati, che riuscirono ad ottenere l'indipendenza dal regime sovietico, e ad iniziare un proccesso di democratizzazione. Le ideologie che sostennero queste rivolte sono ora però, solo un ricordo, a cui è seguito un forte sentimen ...; [Leggi tutto...] Il 1989 fu l'anno che portò ad una svolta nella storia dell'Europa, con la caduta del muro di Berlino e la fine dei regimi comunisti e dell'Unione Societica. Le resistenze nei vari paesi dell'est e le rivoluzioni che ne seguirono portarono alla nascita di nuovi stati, che riuscirono ad ottenere l'indipendenza dal regime sovietico, e ad iniziare un proccesso di democratizzazione. Le ideologie che sostennero queste rivolte sono ora però, solo un ricordo, a cui è seguito un forte sentimento di delusione: l'Europa moderna è ora governata da un'altra forma di regime, quello capitalistico, che per quanto sia basato su un sistema liberale, non si differenzia molto, per falsità e manipolazione, da quello comunista.

Abstract/Sommario: Ormai in pochi ricordano le conseguenze delle bombe atomiche che gli Stati Uniti sganciarono nell'agosto del 1945 su Hiroshima e Nagasaki. L'esplosione delle bombe incenerì all'istante le persone nell'area dell'esplosione lasciandone solo delle ombre per terra e radendo al suolo i palazzi. Oggi in un mondo guidato da leader incuranti della storia e l'assenza di memoria collettiva fa crescere il rischio di un conflitto nucleare globale. L'autore, attraverso il racconto della storia pol ...; [Leggi tutto...] Ormai in pochi ricordano le conseguenze delle bombe atomiche che gli Stati Uniti sganciarono nell'agosto del 1945 su Hiroshima e Nagasaki. L'esplosione delle bombe incenerì all'istante le persone nell'area dell'esplosione lasciandone solo delle ombre per terra e radendo al suolo i palazzi. Oggi in un mondo guidato da leader incuranti della storia e l'assenza di memoria collettiva fa crescere il rischio di un conflitto nucleare globale. L'autore, attraverso il racconto della storia politica della seconda guerra mondiale e della guerra fredda, analizza la complessa situazione geopolitica che stiamo vivendo.

Abstract/Sommario: Il testo ripercorre la politica estera americana dell'ultimo secolo. Si pongono in evidenza gli obiettivi strategici ed economici delle diverse "dottrine" presidenziali che caratterizzano la storia degli Stati Uniti. Questo saggio propone un'attenta analisi delle linee che hanno portato dall'espansionismo all'imperialismo, quindi all'attuale teorizzazione del dominio del mondo.

Abstract/Sommario: Il video mostra la storia e lo sviluppo dell'era atomica negli Stati Uniti; a partire dalle prime sperimentazioni ed il lancio delle prime bombe atomiche. Siamo verso la fine della seconda guerra mondiale con la Germania in procinto di arrendersi definitivamente, ma con un Giappone ancora in grado di combattere. Il presidente degli Stati Uniti decide quindi l'impiego della bomba atomica, era la prima volta che veniva impiegata questa terrificante arma, che dava inizio all'era atomica. ...; [Leggi tutto...] Il video mostra la storia e lo sviluppo dell'era atomica negli Stati Uniti; a partire dalle prime sperimentazioni ed il lancio delle prime bombe atomiche. Siamo verso la fine della seconda guerra mondiale con la Germania in procinto di arrendersi definitivamente, ma con un Giappone ancora in grado di combattere. Il presidente degli Stati Uniti decide quindi l'impiego della bomba atomica, era la prima volta che veniva impiegata questa terrificante arma, che dava inizio all'era atomica. Iniziarono cosi gli esperimenti e le scoperte nucleari incessantemente accompagnati da una martellante campagna dei mass media sulla loro utilità, cercando di convincere la nazione che tutte le spese effettuate fosser estremamente necessarie per garantire la sicurezza nazionale. Questo si accentuò quando anche la Russia sperimentò la sua nuova bomba atomica, inziando cosi la guerra fredda, ed il periodo del terrore comunista alimentato dai mass media e provocando un certo timore sul futuro nell'opinione pubblica. E in questo contesto che vengono arrestati i Rosemberg, una famiglia di origine russa, che usati come capro espiatorio vengono ingiustamente accusati e quindi condannati a morte per spionaggio sovietico. Negli anni '60 la propaganda antisovietica, attraverso i giornali, la radio, la televisione, si fa sempre più pressante e ogni cosa che riguarda la Russia viene non solo discreditata, ma incriminata, in modo da aizzare sempre di più l'opinione pubblica nordamericana contro il comunismo, che viene visto come un pericolo contro il liberismo ed il capitalismo. Per finire viene mostrata la vita dei militari americani, la loro preparazione e tutti gli accorgimenti da conoscere in caso di un ipotetico attacco nucleare.

Abstract/Sommario: Nonostante molti ritengano l'islam presente in Europa solo in epoca moderna, in realtà questa religione arrivò nel vecchio continente già nell'VIII con la conquista ottomana in territori come Andalusia e Balcani. Soprattutto in questi ultimi l'islam ha favorito il forte senso di nazionalismo che ancora oggi pesa sulle questioni legate all'indipendenza della regione. Il problema maggiore delle comunità islamiche balcaniche è legato al gap generazionale, che vede confrontarsi i vecchi fe ...; [Leggi tutto...] Nonostante molti ritengano l'islam presente in Europa solo in epoca moderna, in realtà questa religione arrivò nel vecchio continente già nell'VIII con la conquista ottomana in territori come Andalusia e Balcani. Soprattutto in questi ultimi l'islam ha favorito il forte senso di nazionalismo che ancora oggi pesa sulle questioni legate all'indipendenza della regione. Il problema maggiore delle comunità islamiche balcaniche è legato al gap generazionale, che vede confrontarsi i vecchi fedeli, ancora legati alla tradizione, ai i giovani, più interessati ai nuovi mezzi di comunicazione come internet e attirati dal radicalismo dei paesi arabi.

Abstract/Sommario: I 75 anni che vanno dalla fine della seconda guerra mondiale al 2020 hanno conosciuto almeno quattro fasi di profonda trasformazione. La prima, fino ai primi anni '70, è la più nota e può definirsi 'l'età dell'oro'. La seconda, fino al 1991, si caratterizza per il dominio della finanza e la rivoluzione informatica. La terza, fino al 2010, è all'insegna della globalizzazione, con il grande sviluppo della Cina e dei paesi asiatici. La quarta vede il sopravvento dell'era digitale. A Occid ...; [Leggi tutto...] I 75 anni che vanno dalla fine della seconda guerra mondiale al 2020 hanno conosciuto almeno quattro fasi di profonda trasformazione. La prima, fino ai primi anni '70, è la più nota e può definirsi 'l'età dell'oro'. La seconda, fino al 1991, si caratterizza per il dominio della finanza e la rivoluzione informatica. La terza, fino al 2010, è all'insegna della globalizzazione, con il grande sviluppo della Cina e dei paesi asiatici. La quarta vede il sopravvento dell'era digitale. A Occidente si riducono e degradano il lavoro umano e la democrazia, crescono la disuguaglianza e il malessere diffuso. Con il bipolarismo Usa/Cina, le grandi entità statali riprendono potere a scapito del mercato. Al principio del 2020 esplode la pandemia da coronavirus: è il cambiamento più grande dalla seconda guerra mondiale.

Abstract/Sommario: L'articolo riporta un'attenta analisi delle motivazioni che hanno scatenato la guerra in Ucraina e su cosa accadrà dopo, dal punto di vista storico. Putin ha voluto, con questa invasione, dare una prova di forza per mostrare al mondo che non aveva accettato la presa di potere dell'Occidente e degli Stati Uniti dopo la fine della guerra fredda. Ha però anche fatto male i calcoli: contro l'Ucraina sperava in una guerra lampo, invece è diventata una guerra di sfinimento dove l'esercito e ...; [Leggi tutto...] L'articolo riporta un'attenta analisi delle motivazioni che hanno scatenato la guerra in Ucraina e su cosa accadrà dopo, dal punto di vista storico. Putin ha voluto, con questa invasione, dare una prova di forza per mostrare al mondo che non aveva accettato la presa di potere dell'Occidente e degli Stati Uniti dopo la fine della guerra fredda. Ha però anche fatto male i calcoli: contro l'Ucraina sperava in una guerra lampo, invece è diventata una guerra di sfinimento dove l'esercito e gli ucraini stessi stanno difendendo strenuamente la loro nazione e la loro indipendenza. L'unica soluzione è la via diplomatica, un boccone amaro da digerire per entrambe le parti, che dovranno giocoforza, ambedue concedere qualcosa per arrivare alla pace.

Abstract/Sommario: L'autore vuole offrire un documento di ciò che era la chiesa ortodossa russa sotto Stalin e Chruscev. Per farlo attinge alle fonti archivistiche sovietiche. Emerge come durante la seconda guerra mondiale la chiesa russa non fosse più perseguitata, ma usata come strumento di propaganda nelle mani del potere. Proprio questo processo innescò una rinascita religiosa di matrice popolare.