Sta in: Adista, Documenti, XLVII, 2013, Suppl. al n. 6183, P. 2-9 ; [Collocazione: scaffale Adista 2013]
Abstract/Sommario: L'elezione di Papa Francesco I sembra aver messo d'accordo quasi tutti, cattolici e non, fedeli e atei, soprattutto per le sue idee di aiuto ai poveri, di Chiesa dei poveri, di austerità della Chiesa stessa. Ma c'è anche molto scetticismo, soprattutto da parte di teologi della liberazione, che si chiedono se veramente il nuovo papa vuole mettersi dalla parte dei poveri e indirizzarli verso forme di cambiamento attivo della loro condizione, o, invece, non voglia rischiare una qualche fo ...; [Leggi tutto...]
L'elezione di Papa Francesco I sembra aver messo d'accordo quasi tutti, cattolici e non, fedeli e atei, soprattutto per le sue idee di aiuto ai poveri, di Chiesa dei poveri, di austerità della Chiesa stessa. Ma c'è anche molto scetticismo, soprattutto da parte di teologi della liberazione, che si chiedono se veramente il nuovo papa vuole mettersi dalla parte dei poveri e indirizzarli verso forme di cambiamento attivo della loro condizione, o, invece, non voglia rischiare una qualche forma di insurrezione, di rivolta, che la Chiesa ha sempre rifiutato. Nell'articolo le opinioni di diversi teologi:
1. Papa Francesco e la teologia della liberazione (Leonardo Boff).
2. Un nuovo modello di prete (José Maria Castillo).
3. Non è femminismo, è Vangelo (Joan Chittister).
4. La vera chiesa dei poveri (Michael Lowy).
5. Tra la carità e il cambiamento strutturale (Washington Uranga).