Sta in: Revista de la Cepal, 2023, n. 139 (aprile), P. 121-140 ; [Collocazione: Scaffale Revista de la Cepal 2023]
Abstract/Sommario: Dal 1998, il Cile sta sperimentando un significativo rallentamento della crescita economica. Il recente scarso rendimento dell’economia cilena è attribuibile all’interruzione della diversificazione produttiva e delle esportazioni intorno all’inizio del nuovo secolo. Gli interventi statali sono stati orizzontali ed hanno evitato quelli volti a sostenere industrie specifiche. Sono stati effettuati interventi intermedi mirati a privilegiare attività (come nuove esportazioni e tecnologie) ...; [Leggi tutto...]
Dal 1998, il Cile sta sperimentando un significativo rallentamento della crescita economica. Il recente scarso rendimento dell’economia cilena è attribuibile all’interruzione della diversificazione produttiva e delle esportazioni intorno all’inizio del nuovo secolo. Gli interventi statali sono stati orizzontali ed hanno evitato quelli volti a sostenere industrie specifiche. Sono stati effettuati interventi intermedi mirati a privilegiare attività (come nuove esportazioni e tecnologie) che scarseggiano nell’economia cilena, lasciando un ampio margine alle forze di mercato nella selezione delle aziende e dei settori. In termini di politiche verticali, si suggerisce il sostegno all’idrogeno verde, un settore emergente in cui il Cile ha evidenti vantaggi comparativi. L’articolo sostiene inoltre politiche monetarie che moderino le forti fluttuazioni del tasso di cambio reale e garantiscano un tasso di cambio stabile e competitivo per i nuovi esportatori.
Desde 1998 Chile ha venido acusando una desaceleración importante de su crecimiento económico. El pobre desempeño reciente de la economía chilena es atribuible a la interrupción de la diversificación productiva y exportadora alrededor del inicio del nuevo siglo. Las intervenciones del Estado han sido de tipo horizontal y han evitado aquellas destinadas a apoyar industrias específicas. Se han realizado intervenciones intermedias centradas en privilegiar actividades (como nuevas exportaciones y tecnologías) que escasean en la economía chilena, lo que deja un amplio margen a las fuerzas del mercado en la selección de empresas y sectores. En cuanto a políticas verticales, se sugiere el apoyo al hidrógeno verde, una industria emergente en la que Chile tiene evidentes ventajas comparativas. En el artículo también se aboga por políticas cambiarias que moderen las fuertes fluctuaciones del tipo de cambio real y aseguren un tipo de cambio estable y competitivo para los nuevos exportadores.región.