Spoglio
Sta in: Le Monde Diplomatique - Il Manifesto, XXV, 2018, n. 5 (maggio), P. 7 ; [Collocazione: E 256]
Fine della "primavera birmana"
/ Guillame Pajot
Abstract/Sommario:
Con il silenzio sul genocidio dei rohingya e la crisi della libertà di stampa e di parola, si pone fine alla "primavera birmana", iniziata nel 2001 con la conclusione della dittatura militare. Ora, nonostante il paese sia guidato dal Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, la Birmania si trova ad affrontare una crisi politica e sociale che vede un ritorno della paura di espressione e del potere dell'esercito, come si può vedere nello stato dell'Arakan, dove i giornalisti vengono cacciati o ...; [leggi tutto]
Con il silenzio sul genocidio dei rohingya e la crisi della libertà di stampa e di parola, si pone fine alla "primavera birmana", iniziata nel 2001 con la conclusione della dittatura militare. Ora, nonostante il paese sia guidato dal Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, la Birmania si trova ad affrontare una crisi politica e sociale che vede un ritorno della paura di espressione e del potere dell'esercito, come si può vedere nello stato dell'Arakan, dove i giornalisti vengono cacciati o denunciati se solo osano parlare di pulizia etnica contro i rohingya. La volontà di denuncia è comunque grande e la voglia di informare sulla verità non ferma giornalisti audaci ed associazioni umanitarie nel voler far conoscere al mondo le ingiustizie perpetrate nel paese.
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